La Russia

La Russia con i suoi 17 milioni di chilometri quadrati è il Paese più grande del Mondo. Confina con 18 Paesi e si estende dall'Europa Orientale fino al Pacifico, includendo in se enormi territori, differenti fasce climatiche e una ricca moltitudine di culture ed etnie. Nonostante il ridimensionamento subito dopo la caduta dell'Unione Sovietica rimane attore fondamentale nella geopolitica globale, giocando un ruolo sempre attivo nel panorama economico, militare e politico.

 

Breve storia della Russia

La storia della Russia è relativamente breve e legata ai territori dell'attuale Russia europea, nei quali a partire dal VII secolo si stabilirono le prime popolazioni  slave. Al tempo il centro di maggiore fermento politico era Novgorod, (l'attuale Veliky Novgorod) che dominava sulle città circostanti, in particolare con l'arrivo nella zona dei Variaghi, di etnia scandinava, assimilatisi rapidamente alla popolazione slava fino ad andare a costituirne una élite politica che governò sui popoli slavi per diversi secoli. Il nome Russia è legato proprio a queste popolazioni scandinave, denominati Rus, che tra il X e l'XI secolo convertirono la popolazione al Cristianesimo ortodosso e spostarono la capitale da Novgorod a Kiev, dando inizio a quella che sarà denominata la Rus Kieviana, in breve tempo trasformatasi in potenza economica e politica grazie alla posizione favorevole tra Europa e Asia. La Rus Kieviana non poté godere a lungo di questo vantaggio in quanto già nel XII secolo nuove vie commerciali vennero aperte e la posizione predominante venne meno, creando i presupposti per una disgregazione dello stato centrale e una frammentazione dei suoi territori.

Dal XI secolo in poi la decadenza della Rus Kieviana fu poi accellerata dall'arrivo di una serie di popolazioni di origine asiatica, che occuparono i suoi territori costringendo gli slavi ad assestarsi più a nord. Da queste migrazioni trassero particolare vantaggio le città settentrionali di Novgorod, Vladimir e Suzdal, risparmiate dalle prime invasioni e poi, una volta prese, capaci di rimanere relativamente autonome continuando a sviluppare trame commerciali. Kiev fu invece annessa al Granducato di Lituania e Polonia, dando avvio ad un processo di differenziazione all'interno del quadro etnico slavo tra russi e ukraini.

Dalla miriade di principati slavi soggiogati dall'orda mongola nel XIV secolo emerse Mosca, capace dirisollevare la testa ed organizzare la liberazione dei territori slavi dall'occupazione mongola, raggruppando attorno a se i principati minori liberati ed espandendo gradualmente i propri territori fino alle regioni del sud, a ridosso del Mar Nero. La nuova rinascita slava culminò nel XVI secolo con l'incoronazione di Ivan IV (il Terribile) a primo Zar di Russia. E' di quei secoli il mito di Mosca come "Terza Roma", baluardo della Cristianità nella lotta contro gli infedeli. Lo stesso termine Zar deriva dal latino Caesar.

Il regno di Ivan il Terribile fu segnato dall'inarrestabile avanzata russa e dalla conquista di nuovi territori strappati gradualmente all'Orda d'Oro mongola. Città come Kazan e Astrakhan furono annesse all'Impero russo proprio in quegli anni, come pure di quegli anni si verificò l'avvio dell'espansione russa verso la Siberia.

Il XVI e XVII furono secoli difficile per la Russia Moscovita, indebolita da guerre con Polonia e Lituania e da crisi dinastiche, culminate nel Periodo dei Torbidi (guerre intestine per la successione al trono) con la fine della dinastia degli Ryurikidi (discendenti delle élites scandinave che per secoli avevano governato la maggioranza slava) e l'avvio di quella che sarà la seconda grande famiglia di Zar, i Romanov, con l'incoronazione di Mikhail Romanov a Kostroma. Un periodo di relativa stabilità favorì un'ulteriore espansione territoriale della Rus moscovita a Ovest, spartendo con i polacchi l'Ucraina e ad Est proseguendo la colonizzazione degli ampi territori siberiani, fino all'attuale stretto di Bering.

E' poi sotto Pietro I (Pietro il Grande) che la Russia diventa Impero. Spostando la capitale da Mosca alla neonata San Pietroubrgo Pietro il Grande sposta anche il baricentro culturale e politico della Russia verso Occidente, contribuendo in maniera decisiva a posizionare la Russia nel quadro delle potenze economiche occidentali, colmando nel giro di pochi decenni un gap culturale di secoli.

L'ascesa dell'Imparo Russo continuò nel corso dei secoli con i successori di Pietro I, da Elisabetta a Caterina II, fino alla vittoria su Napoleone nella campagna di Russia da parte dell'Armata Russa nel 1812. La Russia aveva compiuto passi da gigante ma se da un lato aveva aderito ai movimenti culturali occidentali dall'altro la maggioranza della sua popolazione rimaneva agricola ed emarginata dal punto di vista economico e culturale. La dinastia Romanov non seppe attuare per tempo le grandi riforme illuministe, la servitù della Gleba fu abolita solo nel 1861. Anche la Russia fu interessata dai movimenti culturali di ispirazione socialista e dopo un primo tentativo di rivoluzione nel 1905 le masse popolari riuscirono a rovesciare il potere zarista nel 1917, con la Rivoluzione d'Ottobre che istituì in Russia il potere dei Soviet. Il protagonista delle Rivoluzione sovietica fu Lenin che riuscì ad estendere la Rivoluzione anche a Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia, andando a creare quella che per decenni sarà conosciuta come URSS, Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, il cui centro di potere tornò a Mosca. L'espansione sovietica nell'Europa dell'Est fu postata a termine da Stalin, uscito vincitore dalla Seconda Guerra Mondiale che portò alla divisione dell'Europa (e del Mondo) in due blocchi, quello occidentale capitalista e quello comunista sovietico. La Russia nel XX secolo è contrapposta agli Stati Uniti come super potenza in un mondo bipolare. Dopo anni di rapido sviluppo, luci ed ombre dal punto di vista sociale, economico e democratico, sotto la feroce spinta del mondo capitalistico che premeva ai confini, l'economia pianificata di matrice sovietica mostrò tutte le sue lacune, culminando nel 1991 con il crollo dell'Unione Sovietica e con la conseguente frammentazione, da cui nacquero nuove nazioni, tra cui l'attuale Federazione Russa.

La Russia di oggi è un moderno stato federale che dopo gli anni difficili della riconversione del sistema economico è riuscita a risollevarsi dal punto di vista economico e politico. La Russia grazie alla sua innata capacità di raccogliere le forze dopo una caduta è ad oggi una potenza mondiale capace di influenzale il panorama geopolitico mondiale.

ll Clima in Russia

L'impressionante estensione territoriale della Russia comporta una grande varietà di fasce climatiche.

Il clima delle Russia è in gran parte continentale, a causa proprio delle sue enormi dimensioni la maggior parte del territorio russo si trova a più di 400 km dal mare, con punte di 3500 kilometri nelle zone centrali. Solo una parte minote della Russia si trova a latitudini basse, la maggior parte dei territori si trovano a nord del 60° parallelo, ne consegue che la temperatura media annua sia molto bassa e gli inverni siano lunghi e nevosi. Le mezze stagioni sono spesso brevi, il passaggio dall'Estate all'Inverno è spesso repentino.